
I lavori in corso di esecuzione sulle dune e sulla spiaggia alla foce del Torrente Bevano, in Comune di Ravenna, oggetto di una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (11 aprile 2019) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, su allarmata segnalazione da parte di residenti, sono stati sospesi dall’Ufficio Territoriale Carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina.
Ecco quanto comunicato (nota prot. n. 2164 del 17 aprile 2019):
“… per quanto di competenza si comunica quanto
segue.
l . L’area è istituita Riserva Naturale dello Stato ‘Duna costiera ravennate e
foce del torrente Bevano’ (D.M. 05.06.1979), è compresa nella rete Natura 2000
(SIC-ZPS IT4070001 ‘Ortazzo Ortazzino e Foce Torrente Bevano’) ed è in gestione
allo scrivente Reparto.
2. L’intervento oggetto della segnalazione consiste nel completamento, a cura del Comune di Ravenna, di n° 2 ‘affacci’ sulla
spiaggia – costituiti da passerelle in legno – ed è compreso nel progetto di difesa costiera realizzato dal
Comune di Ravenna a sud dell’abitato di Lido di Dante per prevenire
l’ingressione marina nella pineta litoranea demaniale, anch’essa istituita
come Riserva Naturale Statale ‘Pineta di Ravenna’. Tutti gli interventi
previsti sono stati sottoposti a procedura di Valutazione di Impatto
Ambientale, così come correttamente indicato nelle premesse della nota che si
riscontra. La fase progettuale dell’intervento fu all’epoca condivisa tra lo
scrivente ufficio, il Comune di Ravenna ed il Parco regionale del Delta del Po
nonché di tutti gli altri Enti interessati.
3. Detti affacci, una volta ultimati, consentono il collegamento tra la
viabilità carraia retrodunale, parallela alla linea di riva, con il culmine
delle dune residue (in quel punto, in particolare, sottoposte a forte erosione
marina dalle mareggiate succedutesi negli ultimi anni) evitando il successivo
passaggio dei bagnanti alla spiaggia, vietato dalle Norme Tecniche di
Attuazione del Piano di Stazione Pineta di Classe e Saline di Cervia del Parco
Regionale del Delta del Po Emilia Romagna (approvato con Del. G.R. n.489/2012).
Per detti motivi le strutture sono definibili come ‘affacci’, andando a
costituire dei punti preferenziali di osservazione sugli ambienti di spiaggia,
duna e foce fluviale. In prospettiva, le opere sono finalizzate altresì ad
evitare l’attraversamento ed il calpestio diffuso dell’ambiente dunale e, più
in generale, a favorire una fruizione corretta dell’ambiente naturale.
4. Tali passerelle sono posizionate al limite tra la zona B.Spg.b (spiaggia
preclusa durante il periodo di nidificazione) e la zona B.Spg.a (spiaggia con
accesso vietato) del Piano di Stazione specificato al precedente punto 3.
5. L’habitat interessato è prioritario di conservazione ed è identificato con
il cod. 2130* Dune costiere fisse a vegetazione erbacea (Dune grigie). La
realizzazione delle strutture non provoca una riduzione dello stesso e, per le
motivazioni espresse al precedente punto 3, l’intervento è finalizzato a
migliorarne la salvaguardia e risultare qualificante per la visitazione
consapevole del sito.
6. Per il completamento dell’intervento, il Comune di Ravenna ha presentato specifica richiesta di proroga per operare durante il periodo
di nidificazione. Detta proroga è stata rilasciata dallo scrivente Reparto con
prescrizione di termine lavori al
giorno 12 aprile c.a. e l’assoluto divieto di interessare la spiaggia durante
le lavorazioni, stante il periodo di nidificazione in atto.
7. L’attività di vigilanza nel sito viene condotta quotidianamente da personale
del dipendente Nucleo Carabinieri tutela Biodiversità di Marina di Ravenna.
8. L’attività di monitoraggio dell’avifauna nidificante presente localmente non
ha evidenziato alcun tipo di interferenza e/o disturbo dovute ai lavori.”
Ringraziamo i Carabinieri del Reparto Biodiversità di Punta Marina per la tempestività dei controlli svolti e nella risposta.

I lavori in corso, svolti anche con mezzi meccanici, rientrano quindi (sul posto non sembra presente un cartello “inizio lavori”) nel progetto “LAVORI FINALIZZATI ALLA DIFESA, SALVAGUARDIA E FRUIBILITA’ DELLA ZONA SUD DI LIDO DI DANTE – I° STRALCIO NEL COMUNE DI RAVENNA, PROPOSTO DAL COMUNE DI RAVENNA”, approvato, con prescrizioni, al termine della procedura di valutazione di impatto ambientale (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. e legge regionale Emilia-Romagna n. 9/1999 e s.m.i.)condeliberazione Giunta regionale n. 1042 del 17 luglio 2017.
In questo caso, si tratterebbe di un progetto comunque impattante in un’area naturalisticamente molto rilevante, purtroppo interessata negli anni scorsi (2012) da un vasto incendio che ha distrutto 40 ettari di pineta costiera.
Infatti, il sistema dunale della foce del Torrente Bevano, oltre a ricadere parzialmente nel demanio marittimo (artt. 822 e ss. cod. civ., 28 e ss. cod. nav.), è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e con vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.), rientra in aree naturali protette ai sensi della legge n. 394/1991 e s.m.i., nella riserva naturale statale Duna costiera ravennate e foce del Torrente Bevano (D.M. 5 giugno 1979), e nel parco naturale regionale del Delta del Po (legge regionale Emilia-Romagna n. 27/1988). L’area rientra, inoltre, nella zona di protezione speciale (Z.P.S.) – sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Ortazzo, Ortazzino, Foce del Torrente Bevano”, ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora e n. 147/09/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica.

Proprio per la delicatezza degli ambienti naturali interessati, le autorizzazioni al progetto (se dell’esecuzione di esso si tratta) prevedono che “a rispetto del periodo di riproduzione e nidificazione dell’avifauna presente nelle aree in oggetto, gli interventi siano eseguiti nel periodo compreso tra il 1 agosto e il 28 febbraio” e “vengano messe in atto tutte le precauzioni al fine di minimizzare l’impatto sugli ecosistemi ed evitare qualsiasi forma di perturbazione o danneggiamento della fauna e della vegetazione presente nelle aree limitrofe e non interessata dall’intervento” (determinazione Direttore Ente Parco naturale regionale Delta del Po n. 19 del 27 gennaio 2017; nota Comune di Ravenna – Sportello unico per l’edilizia n. 22696/2017 del 10 febbraio 2017).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ringrazia i Carabinieri del Reparto Biodiversità di Punta Marina per la tempestività dei controlli svolti e nella risposta e auspica il continuo monitoraggio dei lavori in un ambiente così delicato e di rilevante interesse naturalistico.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)