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Il Parco naturale regionale delle Alpi Apuane blocca le cave? Bene, ma lo faccia sul serio!

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Cava Lisciata Cattani Schermata 2018-07-12 alle 23.18.32

Fivizzano, Cava Lisciata Cattani

Il Consiglio direttivo del Parco naturale regionale delle Alpi Apuane ha deciso (deliberazione n. 28 del 10 luglio 2018) di impartire la direttiva ai propri uffici tecnici e amministrativi relativa alla ‘non concessione’ di ulteriori autorizzazioni alle attività estrattive in esercizio o esercitabili nei bacini del Cantonaccio e del Solco d’Equi(circa 40 ettari di territorio).

E’ l’effetto della compresenza nell’area delle discipline di salvaguardia ambientale del piano del parco e del piano d’indirizzo territoriale (P.I.T.) con valenza di piano paesaggistico.

Nessuna nuova cava sul Pizzo d’Uccello, ma pressochè un atto dovuto, qualsiasi trionfalismo appare fuori luogo.

Alpi Apuane, il bivacco Aronte e Punta Carina

Alpi Apuane, il bivacco Aronte e Punta Carina

Curiosamente la nuova cava al Pizzo d’Uccello “altera profondamente l’identità dei luoghi e presenta un rilevante impatto paesaggistico, naturalistico e geomorfologico”, ma non lo altera, per esempio, l’altrettanto devastante Cava Cattani Lisciata, in Comune di Fivizzano, recentemente autorizzata (pronuncia di compatibilità ambientale – P.C.A. n. 12 del 4 giugno 2018), pur essendo nel “Bacino marmifero di Equi”.

Così come perdurano i tanti inquinamenti e gli altrettanti abusi nelle attività estrattive.

Gli organi direttivi del Parco e la Regione Toscana vogliono davvero fare qualcosa di rilevante e incisivo per l’ambiente delle Alpi Apuane?

Alpi Apuane, marmettola cementata in un corso d'acqua

Alpi Apuane, marmettola cementata in un corso d’acqua

Visti gli abusi riscontrati nella Cava Padulello (ordinanza sospensione lavori e ripristino ambientale n. 2 del 17 febbraio 2017), situata sul Monte Tambura a oltre 1.400 mt, visto l’introito ridotto del Comune (Minucciano), considerando la sostanziale inattività della cava di cresta Piastramarina (P.C.A. n. 2 del 10 aprile 2017), chiediamo al Parco, ai Comuni interessati, alla Regione Toscana, al Ministero dei Beni e Attività Culturali di attivarsi nell’applicazione del P.I.T. con valenza di piano paesaggistico ed escludere l’intera area del Monte Tambura dalla zona estrattiva, cioè dall’area contigua di cava del parco naturale delle Alpi Apuane e inserirle nell’area del Parco vera e propria, dove l’attività estrattiva è preclusa.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Alpi Apuane, Cava Vittoria, scarico detriti (luglio 2016)

Alpi Apuane, Fivizzano, Cava Vittoria, scarico detriti (15 luglio 2016)

(foto A.G., F.L., archivio GrIG)


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